sabato 11 aprile 2015

Volley, Moretti: “Le multe del campionato italiano per i bimbi del mondo”

Articolo tratto dalla "Gazzetta dello Sport" del 18/03/2015
http://www.gazzetta.it/Volley/18-03-2015/volley-moretti-le-multe-campionato-italiano-bimbi-mondo-110152205007.shtml


Il bomber di Potenza Picena (in corsa nei playoff per l’A-1) dopo un viaggio a Zanzibar ha fondato una associazione, Asante Sana (grazie in Swahili), attraverso cui le multe del campionato di Superlega e di serie A-2 verranno destinate ai bambini in difficoltà: primo progetto in Brasile

Ha superato la soglia dei 3000 punti - “Non ci avrei scommesso” -, ma la sua schiacciata di cui è più orgoglioso l’ha realizzata fuori dal campo di pallavolo: si chiama “Asante sana”. Moretti sente proprio, fin da quando era studente alle scuole superiori, il motto dannunziano “Io ho quel che ho donato”: “Quando riesci a fare del bene ti torna indietro tutto e - spiega il bomber della B-Chem Potenza Picena, terzo nel campionato di A-2 e in corsa per un posto in massima serie dopo aver perso la finale di Coppa Italia al tiebreak - senti una gratificazione difficile da ricevere in altre vie”.
L’INIZIO — L’attenzione agli altri Federico ce l’ha nel sangue. E’ bastato quel viaggi turistico, a Zanzibar nel 2009, per conoscere alcuni ragazzi del posto, far scoccare la scintilla e indurlo a tornare in Africa. L’ultima volta lo scorso anno con sua moglie Angela e il gruppo di missionari “We for Zambia” di Pesaro. Finché l’idea del 32enne bomber della B-Chem Potenza Picena è diventata “Asante sana”: quel grazie mille in Swahili, lingua bantu dell’Africa Nord Orientale, sentito pronunciare dai bambini africani anche per il più piccolo gesto, è diventato il nome dell’associazione fondata a gennaio con Michenri Cherubini e Raffele Cutrini. 
 
SPORT SOLIDALE — Le finalità sono duplici e si avvarranno dell’aiuto più o meno diretto di tutti i giocatori della serie A e della Superlega (i primi due campionati nazionali): ogni multa che viene fatta durante la stagione va in un fondo che poi viene affidato a Federico Moretti. Qua per “sensibilizzare sulle condizioni di vita disagiate nei Paesi in via di sviluppo. Coinvolgerò i campioni sportivi, che hanno presa con i ragazzi, negli incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori”. Là per finanziare progetti nei Paesi del Terzo Mondo attraverso un raccolta fondi. A tendergli la mano c’è la pallavolo italiana: “Le società di Superlega e Serie A-2 si sono rese disponibili a devolvere i fondi raccolti attraverso le multe interne, anziché utilizzarli per le cene di fine anno. Non saranno molti euro, ma se in tanti diamo anche poco, quel poco diventa tanto”. E potrà aiutare il primo progetto del sodalizio a sostegno della missione di due laici a Manaus, in Brasile, che gestiscono il centro di accoglienza “Il Ponte” per i “meninos de rua” (vale a dire i ragazzini di strada). Laici che ha conosciuto attraverso il suo professore di religione alle superiori, Pignatti, fondatore dell’associazione Aloe. “Puntiamo ad acquistare un pulmino e creare locali dove i bambini - sottolinea Federico - potranno trascorrere le giornate e anche dormire, allontanandoli così dalle strade. Quest’estate, credo a luglio, andrò in Brasile anche per verificare che i fondi inviati vengano utilizzati tutti per questi progetti”.  

PER DONARE — Per chi volesse dare il proprio contributo, l’’IBAN è: IT 44 O 07601 13500 001024808022. Per il 5per1000 C.F. 90059420449. Informazioni scrivendo a asantesana@europe.com o visitando la pagina facebook “Asante sana”. In Brasile Moretti ci andrà dopo la stagione sportiva, finora sorprendente. “Siamo in finale di Coppa Italia e terzi nella regular season: meglio di così non potevamo attenderci vista anche la nostra età media molto giovane. Per il finale non faccio pronostici, possiamo aspettarci di tutto. Ho anche superato la soglia dei 3000 punti, cosa che non avrei mai detto essendo arrivato titolare in A-2 a 25 anni. Non mi sono mai posto grandi obiettivi, se non quello di vivere momento per momento dando il massimo. Il mio sogno è continuare a fare ben qui dove sono”. E non sarà colto di sorpresa dal fatidico momento delle scarpe da appendere le scarpe al chiodo: “Nel 2007 mi sono laureato in Scienze giuridiche ed economiche all’Università di Teramo, ora mi mancano tre esami per ottenere anche la Magistrale in Scienze politiche. Tutte le estati le passo sui libri, spero che i sacrifici vengano ricompensati. Ho in mente di avviare alcune attività ma non dico nulla per scaramanzia”. Quest’estate studierà, anche in Brasile, il modo per dare un futuro migliore a chi ne ha bisogno. Asante sana a te, Federico.

Federico Moretti: vi presento Asante Sana!

Articolo tratto da " Il tuo Volley" del 11/03/2015
http://www.iltuovolley.it/2015/03/11/federico-moretti-vi-presento-asante-sana/


Quando ho sentito parlare del suo progetto, la prima cosa a cui ho pensato è che in Asante Sana c’è tutto il Federico Moretti che ricordo. Una persona altruista, sempre sorridente e capace di trasmettere una enorme bontà d’animo che lo ha sempre contraddistinto. Da lì un bel percorso, che oggi ha portato Federico ad essere una delle bandiere di Potenza Picena. Lascio la parola a lui, che ci racconta una scommessa che lo vedrà impegnato in prima persona assieme ad altri due amici.
E noi tutti, in questa scommessa, caro Moro, siamo con te:
“Asante sana”, grazie tante in lingua swahili, è un’esclamazione che chiunque abbia compiuto viaggi in Kenya e dintorni avrà ascoltato decine di volte dai numerosissimi bambini che si incontrano camminando per i sentieri di quel paese. Non è un caso quindi che i fondatori dell’omonima associazione abbiano scelto tale nome come auspicio di buon lavoro e nello stesso tempo come speranza di tornare a sentire nel nostro paese quei “grazie tante” che sempre di meno si ha la fortuna di ascoltare. L’associazione Asante sana viene costituita nel gennaio 2015 da tre amici fermani: io, Michenri Cherubini, Raffaele Cutrini, dopo diversi viaggi effettuati da me nei paesi del sud del mondo come la  Tanzania, il Kenya, il Brasile e lo Zambia. Proprio nel 2009, di rientro dal Kenya ho avuto l’idea di creare un’associazione ma in quel periodo la accantonai per recuperarla con maggior vigore 5 anni dopo, di rientro da un’esperienza in Zambia con il gruppo “We for Zambia” . Grazie al sostegno pratico e tecnico di Raffaele (ingegnere informatico) e Michenri (avvocato) l’idea è diventata concreta. Il progetto che Asante sana ha per questo primo anno di vita è la sensibilizzazione dei bambini e ragazzi del nostro territorio sulle problematiche dei paesi “in via di sviluppo” attraverso l’immagine e l’esempio dei campioni dello sport. Da subito la Lega pallavolo serie A ha espresso parere favorevole al progetto e numerose società di pallavolo di serie A stanno appoggiando l’idea di convogliare le multe interne effettuate ai giocatori in un unico fondo per la realizzazione dei progetti di Asante sana. Il Primo di questi progetti è il sostegno di due missionari laici presenti a Manaus in Brasile che da anni lavorano per recuperare i bambini di strada, i famosi “meninos de rua”.

Volley: dallo sport alla solidarietà. L'opposto Federico Moretti, papà di 'Asante Sana'

 Articolo tratto da VivereCivitanova del 14/03/2015

Per fare del bene al prossimo ci vuole cuore. Per mettere in pratica grandi idee servono coraggio, determinazione e metodo.
L’opposto della B-Chem Potenza Picena Federico Moretti, atleta capace di abbattere il muro dei 3000 punti in serie A di volley e idolo sportivo di un’intera regione, conosce in prima persona l’importanza di mettersi in gioco per un fine e ha le carte in tavola per vincere il trofeo più significativo di tutta la sua vita, la riconoscenza dei giovani in grave difficoltà.
Il fuoriclasse del Volley Potentino ha mantenuto la promessa pronunciata a fine 2014 e ha dato vita all’associazione filantropica “Asante Sana” (“grazie mille” in Swahili, lingua bantu dell’Africa Nordorientale) con l’aiuto di due compaesani: l’ingegnere informatico Raffaele Cutrini, suo amico storico fin dai tempi delle scuole, e il legale Michenri Cherubini, altra figura importante per la crescita del progetto. Nel manifesto dell’organizzazione benefica spiccano l’obiettivo di promuovere sul territorio valori in via di estinzione, come quelli della solidarietà e della tolleranza, e la volontà di sensibilizzare le persone sulle condizioni di vita disagiate nei paesi in via di sviluppo.
La stima nutrita dalla grande famiglia della pallavolo italiana nei confronti dell’attaccante in forza alla B-Chem ha favorito l’impegno di una fruttuosa collaborazione da parte dei club di Superlega e Serie A2. Un’intesa sancita dal lancio imminente di un progetto benefico per i bimbi brasiliani.  L'idea iniziale di “scendere in campo” contro la povertà estrema si è insinuata nella mente dello sportivo marchigiano nel corso dei numerosi viaggi effettuati a partire dal 2009 in località di Africa e America del sud. Rientrato la scorsa estate dallo Zambia dopo un’esperienza con il gruppo “We for Zambia”, Federico a gennaio ha coinvolto i suoi amici innescando l’entusiasmo necessario per bruciare le tappe e mettere in pratica i suoi propositi tra una vittoria e l’altra in A2.
«Sul nome dell’associazione ho subito avuto le idee chiare - dichiara Federico Moretti - perché nei miei viaggi in Kenya e dintorni ho sentito tante volte i bimbini rivolgermi ringraziamenti nella loro lingua per ogni piccolo gesto. L’espressione “grazie mille” è anche un auspicio di buon lavoro e una speranza che il nostro paese riscopra la riconoscenza per quello che la vita ci offre. In questo primo anno di attività ci teniamo a sensibilizzare i giovani del territorio sulle problematiche dei paesi "in via di sviluppo" attraverso l'immagine e l’esempio dei campioni dello sport. Ho contattato una trentina di atleti di Serie A, mentre i club hanno sposato la mia idea di raccogliere tutte le multe inflitte ai giocatori durante la stagione agonistica 2015 e metterle in un unico fondo per dare manforte a due missionari laici di Manaus in Brasile, località in cui sono stato tre anni fa. I due operatori solidali da anni gestiscono il centro di accoglienza “Il Ponte” e recuperano i bambini di strada, noti come "meninos de rua". Un mio ex professore ha aperto un filo diretto con l’organizzazione e ha favorito un incontro con i missionari a Fermo. Tutto procederà nella massima trasparenza anche perché nemmeno un centesimo dovrà andare perso. Verificherò in prima persona ogni passaggio. Sul piano sportivo sto vivendo un periodo magnifico con la B-Chem perché non ci aspettavamo di raccogliere così tanti punti in regular season e di fare così tanta strada in Coppa Italia. Sono entusiasta del terzo posto. Sfrutteremo la gara interna con Reggio Emilia e il blitz a Tuscania per prepararci ai playoff. Anche negli spareggi cercheremo di stupire tutti per lottare fino alla fine».

Benvenuti!



"Asante sana", grazie mille in lingua swahili, è un'associazione filantropica fondata nel gennaio 2015 da tre amici fermani: l'avv. Michenri Cherubini, l'ing. Raffaele Cutrini e il pallavolista Federico Moretti.
L'obiettivo prefissato è quello di promuovere sul territorio valori in via di estinzione come quelli della solidarietà e della tolleranza e soprattutto di sensibilizzare le persone alle condizioni di vita delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo.

COME NASCE ASANTE SANA
L'idea prende vita in seguito ai diversi viaggi effettuati dallo sportivo Federico Moretti a partire dal 2009 in Africa e America del sud (Tanzania, Kenya, Brasile, Zambia). Rientrato nell'estate 2014 dallo Zambia Federico propone il progetto di creare un'associazione a due amici che subito lo appoggiano in questa nuova avventura. Nasce così "Asante sana".